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Dobbiamo evitare i cibi ricchi di Colesterolo?

agopuntura

Articolo redatto dalla dottoressa Ilenia Spallino, specialista in medicina interna, esperta in alimentazione e agopuntura.

Perché ci preoccupiamo tanto del colesterolo? 

Alcune patologie vascolari fra le più diffuse (aterosclerosi, infarto del miocardio, trombosi cerebrale) hanno qualche nesso con una sua alterazione. Cioè alti livelli ematici di colesterolo si associano ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari… ma questo non significa che ci sia una relazione CAUSALE…. Questo è un tema ancora dibattuto.

Vediamo meglio alcuni aspetti noti.

Che fine fa il colesterolo presente nel cibo?

La maggior parte del Colesterolo assunto con gli alimenti viene incorporata nelle membrane cellulari e intracellulari. 

Quella parte non incorporata nelle pareti cellulari (che serve a favorire la fluidità di membrana, una cosa positiva) subisce delle trasformazioni metaboliche, le più importanti delle quali portano alla formazione degli ormoni steroidei e degli acidi biliari.

Ricapitolando il colesterolo presente negli alimenti fa questa fine: 

-migliora la fluidità di membrana

-serve a produrre gli ormoni steroidi

-serve a produrre gli acidi biliari che hanno la funzione di emulsionare i grassi che arrivano nel tratto digestivo per essere poi meglio metabolizzati

Allora da dove viene il colesterolo del sangue? 

Il colesterolo viene assunto in parte con la dieta ma la maggior parte proviene dalla sintesi endogena che ha luogo prevalentemente nel fegato (fegato, intestino e corteccia surrenale sono i tessuti nei quali la sintesi del colesterolo è particolarmente elevata), il fegato è quello che rilascia in circolo il colesterolo libero. 

Ma attenzione… 

La sintesi di colesterolo nelle cellule epatiche, che vi contribuiscono in misura predominante, è estremamente sensibile al colesterolo della dieta. 

Più elevato è il colesterolo della dieta, maggiormente viene inibita la sintesi del colesterolo nella cellula epatica.

Quanto se ne può mangiare?

Benché esista una relazione dose dipendente fra colesterolo assunto con la dieta e concentrazioni ematiche di LDL, il principale  fattore alimentare determinante è la quota di acidi grassi saturi.

Pertanto l’EFSA (L’Autorità europea per la sicurezza alimentare) non propone un valore di riferimento per il colesterolo, ma raccomanda che l’assunzione in acidi grassi saturi sia la più bassa possibile.

Fonte:

Biochimica Medica 

Siliprandi Tettamanti, edizione 2018