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Canta (e balla) che ti passa. Musicoterapia per il Morbo di Parkinson? Vediamo che dice la scienza

agopuntura

La musica e la danza da sempre fanno parte della vita umana, dalle tribù più antiche abbiamo testimonianze di rituali basati sul movimento del corpo (se vuoi approfondire questo argomento leggi l’articolo sui benefici delle danze popolari sulla salute globale e la longevità), sul suono, sul canto, sull’uso dei tamburi. Oggi la vediamo anche da un punto di vista scientifico e scopriamo il suo potenziale nel trattare varie patologie, tra cui anche i disturbi neurodegenerativi come il Parkinson. Un recente studio pubblicato nel 2021 sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health ha esaminato le evidenze scientifiche raccolte tra il 2015 e il 2020 sugli effetti della musicoterapia nei pazienti con Parkinson. Ecco cosa dice la scienza.

Benefici della Musicoterapia

Miglioramenti nella sfera motoria

La sfera motoria è stata una delle aree più studiate e documentate. La stimolazione ritmica uditiva, l’ascolto della musica e il canto hanno mostrato di poter significativamente migliorare i sintomi motori nei pazienti con Parkinson. Ad esempio, l’uso di segnali uditivi ritmici può migliorare la lunghezza e la velocità del passo, riducendo la probabilità di cadute. Inoltre, i pazienti che partecipano a sessioni di canto e movimento mostrano miglioramenti nella stabilità del cammino e nella coordinazione motoria.

Uno studio specifico ha evidenziato come il canto a diversi ritmi possa migliorare la camminata e ridurre la variabilità del passo sia negli adulti anziani sani che nei pazienti con Parkinson. Uno studio interessante ha suggerito che in base al genere musicale gli effetti cambiano: con la musica classica si riduce la velocità e l’inclinazione del tronco, mentre con il rock aumenta la gamma dei movimenti pelvici.

Miglioramenti nella comunicazione e nella sfera sociale

I disturbi della comunicazione sono comuni nei pazienti con Parkinson e possono influenzare significativamente la qualità della vita. La musicoterapia, in particolare il canto di gruppo, ha dimostrato di migliorare la qualità della voce, il controllo articolatorio e l’intelligibilità del linguaggio. Inoltre, il canto di gruppo può essere un trattamento utile per affrontare le difficoltà respiratorie e di deglutizione, che spesso non rispondono efficacemente ai trattamenti farmacologici.

Un programma chiamato ParkinSong ha dimostrato di aumentare il volume e la funzione respiratoria nei pazienti con Parkinson.

Benefici emotivi

La malattia di Parkinson non si limita ai sintomi motori; è spesso accompagnata da disturbi dell’umore come la depressione. La musicoterapia può fare la differenza, infatti ha dimostrato di migliorare il benessere emotivo. Partecipare a sessioni di musicoterapia può aumentare la motivazione, l’autostima e il controllo motorio, regolando l’umore e fornendo un’opportunità di espressione emotiva.

Gli studi hanno mostrato che i pazienti che partecipano a programmi di musicoterapia riportano miglioramenti significativi nel loro stato d’animo, riducendo i sintomi depressivi e aumentando la qualità della vita.

Effetti cognitivi

Anche se meno studiata rispetto ad altre aree, la sfera cognitiva non è stata trascurata. La musicoterapia può migliorare le funzioni cognitive, inclusa la memoria, l’attenzione e le funzioni esecutive. Ad esempio, un programma di allenamento intensivo al pianoforte ha dimostrato di migliorare la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione nei pazienti con Parkinson.

Tuttavia, è importante notare che gli effetti cognitivi tendono a diminuire una volta terminato il programma di musicoterapia, quindi non bisogna mollare.

Conclusioni

La revisione sistematica ha confermato che la musicoterapia può avere effetti benefici significativi su vari aspetti della vita dei pazienti con Parkinson. Dalla migliorata mobilità e comunicazione al benessere emotivo e alle funzioni cognitive.

Continua la ricerca scientifica per perfezionare e standardizzare i protocolli terapeutici, ma una cosa è chiara: la musica ha il potere di migliorare la vita dei pazienti con disturbi neurodegenerativi. Quindi, la prossima volta che senti una melodia, ricorda che potrebbe fare molto di più che semplicemente intrattenere: potrebbe essere una cura.

Fonti:

  • Machado Sotomayor, M.J., Arufe-Giráldez, V., Ruíz-Rico, G., & Navarro-Patón, R. (2021). Music Therapy and Parkinson’s Disease: A Systematic Review from 2015–2020. International Journal of Environmental Research and Public Health, 18(21), 11618.