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Semplice come bere un Bicchiere d’Acqua

agopuntura

A volte una sintomatologia complessa potrebbe essere il risultato di una disidratazione cronica

La disidratazione cronica, nonostante la sua semplicità nella definizione – una prolungata carenza di acqua nel corpo – è frequentemente sottovalutata nelle sue potenziali conseguenze gravi sulla salute. Mi capita spesso di sentir dire ai miei pazienti: “non ho il tempo di bere, perché poi devo andare in bagno e non posso permettermelo”. Molto spesso invece si tratta semplicemente del fatto che il senso della sete diminuisce dopo una certa età, proprio quella in cui gli effetti della disidratazione sono più pericolosi.

Che cos’è la Disidratazione Cronica?

La disidratazione cronica si verifica quando l’assunzione di liquidi è insufficiente per compensare la perdita di acqua e elettroliti del corpo su un periodo prolungato. Questa condizione può essere sottile, insidiosa e non sempre immediatamente evidente, poiché i segnali che il corpo invia possono essere facilmente trascurati o confusi con altre patologie.

Effetti a lungo termine

Le conseguenze della disidratazione cronica a lungo termine includono: problemi renali come la formazione di calcoli, danni all’apparato cardiovascolare, deterioramento delle capacità cognitive, problemi digestivi, invecchiamento precoce e un più alto rischio di infezioni, dato l’abbassamento delle difese immunitarie. La severità di questi disturbi e la loro combinazione varia da caso a caso e spesso i sintomi possono essere confusi con altre condizioni cliniche.

Come mi accorgo se ho una Disidratazione Cronica?

Ecco alcuni segni e sintomi che potrebbero essere causati dalla disidratazione cronica:

  • Urine di colore scuro (questo a nostro avviso è il più indicativo)
  • Secchezza della pelle e delle mucose
  • Stitichezza
  • Stanchezza cronica e debolezza muscolare
  • Vertigini
  • Tachicardia
  • Ipotensione

Non è necessario che siano presenti tutti e tieni sempre presente che sono sintomi che si possono manifestare anche in altri quadri patologici per cui è sempre necessario consultare il proprio medico curante.

Cosa fare in pratica

  • Incrementare l’assunzione di Liquidi: Assicurarsi di bere acqua regolarmente durante il giorno. Il quantitativo ideale varia in base all’età, al sesso, al peso, al livello di attività fisica e alle condizioni climatiche.
  • Monitorare il colore dell’Urina: Una buona regola pratica è mirare a un colore chiaro, indicativo di un’adeguata idratazione.
  • Alimentazione ricca di Acqua: Consumare frutta e verdura ad alto contenuto di acqua, come cetrioli, zucchine, angurie e arance, in base alla stagione.
  • Evitare o ridurre sostanze Disidratanti: Alcool e caffeina, per esempio, possono aumentare la diuresi e quindi la perdita di liquidi. Limitarne il consumo può essere un passo importante per mantenere l’equilibrio idrico.
  • Consultare il Medico: Se i sintomi persistono nonostante un aumento dell’assunzione di liquidi, è essenziale consultare un professionista per escludere altre cause sottostanti e per una corretta gestione della condizione.

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